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mercoledì 9 dicembre 2020

 CALENDARIO ANUPSA 2021

Ecco il calendario ANUPSA 2021, elaborato dal Gruppo ANUPSA di Verona, in distribuzione con "Tradizione militare di dicembre" dalla Presidenza Nazionale. Il documento ripercorre le vicende del  secondo conflitto mondiale, con riferimento all'anno 1941, che ha visto l'entrata in guerra del Giappone e degli Stati Uniti. Un lavoro di sintesi, accompagnato da una grafica moderna e accattivante. Buona consultazione. Renzo Pegoraro.


domenica 11 ottobre 2020

Il conflitto nel Nagorno Karabakh

Il Nagorno Karabakh, piccola regione montana del Caucaso il cui nome in azero significa «giardino nero di montagna» è popolato da armeni, cristiani e turchi azeri, mussulmani. La regione è diventata  parte dell’impero russo nel diciannovesimo secolo. Contesa, fin dall’inizio del secolo, dalle repubbliche di Armenia e Azerbaigian, nel 1920 fu conquistata dai bolscevichi e nel 1923 entrò a far parte dell’Azerbaigian. Il conflitto del Nagorno Karabakh  iniziò nel febbraio del 1988, quando il Parlamento del piccolo Stato  decise di chiedere l’annessione all’Armenia. Dopo il crollo dell’Unione Sovietica, il 2 settembre 1991, la regione si autoproclamò indipendente. Il successivo referendum confermò, il 10 dicembre 1991, tale decisione. Lo scontro, che si originò tra le due repubbliche contendenti, causò circa 30 mila morti e centinaia di migliaia di profughi dalle tre aree: la popolazione azera (mussulmana), dal Karabakh e dall’Armenia, gli abitanti di etnia armena (cristiani) 


fuggirono dall’Azerbaigian. Un accordo di cessate il fuoco, raggiunto con la mediazione della Russia, nel 1994,  riconobbe la vittoria militare degli armeni a cui rimase il controllo del Karabakh e di altre regioni dell’Azerbaigian. Il trattato di pace, di Bishkek, però non fu mai siglato. La fine delle operazioni militari non portò al disarmo e i negoziati di pace, ormai da anni, sono in un vicolo cieco.  La complessa situazione sul campo vede oggi la Russia, che sostiene l'Armenia, con il ruolo  di arbitro regionale e l'Azerbaigian, in posizione di forza, rinsaldare la sua alleanza energetica con la Turchia, arricchito dai proventi di gas e petrolio. L'Armenia, in difficoltà, cerca l'appoggio dei vicini Iran e Georgia per non venire stritolata dall'alleanza turco-azera. Il prolungarsi del conflitto può portare all’estendersi dello scontro con tutte le potenze regionali.

sabato 27 giugno 2020

Vidovdan: Il giornodi S.Vito, 28 giugno

Si tratta di una data dai molteplici significati, religiosi, storici, politici, della memoria collettiva dei Balcani. 
- Nel 1389, il 28 giugno, ebbe luogo la battaglia a Kossovo Polje, nella piana dei merli, quando l'esercito di alleanza balcanica, guidato dal principe Lazar affrontò l'esercito ottomano nell'epica battaglia ove trovò la morte. Il suo sacrificio con molti soldati serbi impedì l'espansione in Europa dell'impero, ma confermò nei Balcani la presenza ottomana per 5 secoli.
- Il significato religioso del giorno, è ricordato dalla chiesa ortodossa, come il momento cruciale in cui la cristianità serba si oppose col martirio agli infedeli ottomani.
- A questo giorno si collega il nazionalismo balcanico, particolarmente quello serbo, inteso come il giorno del riscatto morale e patriottico di un popolo. Seicento anni dopo, Milosevic, nella piana dei Merli chiamò a raccolta i serbi incitandoli all'orgoglio nazionale nella difesa dei luoghi a loro sacri, il Kossovo appunto, dando vita alle guerre balcaniche degli anni '90.
 -In questo giorno, nel 1914, a Sarajevo, Gavrilo Princip, uccise l'arciduca austriaco Ferdinando facendo precipitare l'Europa nella prima guerra mondiale. 
  -Nel 1921, re Alessandro I proclamò il regno dei serbi, sloveni e croati.
 -Proprio nella ricorrenza di Vidovdan del 2001, Milosevic venne arrestato e trasferito all'Aia per essere processato per i crimini commessi nella ex Jugoslavia. 
  -Infine il Montenegro il 28 giugno del 2006 venne riconosciuto come 192° Stato dell'ONU.

Pertanto questa  data ha un elevato valore simbolico nella memoria non solo dei popoli slavi dei
Balcani, ma anche dei cittadini europei.